Nelle sontuose sale della residenza Pallavicini, si scrissero pagine di storia internazionale e si tessettero importanti relazioni diplomatiche. Fu qui che si susseguirono i protagonisti della politica dell’epoca: nel 1768, Bologna vide transitare la giovane principessa Maria Carolina d’Asburgo, scortata fino a Napoli dal maresciallo per incontrare il suo futuro sposo, Ferdinando di Borbone. Ospiti del maresciallo furono anche il granduca di Toscana, Pietro Leopoldo di Lorena, accompagnato dalla moglie Maria Luisa di Borbone Spagna, e nel 1769, l’imperatore d’Austria Giuseppe II. Durante il suo viaggio verso Roma per affari con la Santa Sede, l’imperatore trovò alloggio in via San Felice il 13 e il 14 marzo 1769, godendosi concerti da camera eseguiti da Giuseppe, figlio di Gian Luca, che nel 1771 suonò di nuovo al cembalo per un ‘’divertimento’’ musicale in onore dei principi di Holstein e di Saxen Gotha. Amico dei Pallavicini, il celebre Farinelli aggiungeva il suo contributo a queste serate, deliziando gli illustri ospiti e trasformando il palazzo in un teatro di festeggiamenti degni di una corte europea. Memorabile fu la corsa dei “cavalli barbari” lungo via San Felice in occasione dell’arrivo dell’arciduca Massimiliano nel 1775. L’alloggio di un reggimento austriaco in Via del Pratello, la presenza di servitori tedeschi e l’acquisto dei cavalli lipizzani per il contino Giuseppe testimoniano la portata internazionale del palazzo, così come le sue sontuose decorazioni. Unico al mondo è l’affresco raffigurante l’imperatrice Maria Teresa d’Asburgo come Cibele Madre di tutti i popoli, dipinto sul soffitto di una sala al piano nobile tra il 1791 e il 1792 dal bolognese Pietro Fabbri: un’opera straordinaria, non presente né in Austria né nei territori dell’impero, ma eccezionalmente a Bologna, dipinta nel medesimo anno in cui la figlia Maria Antonietta languiva nella prigione del Tempio a Parigi.
In the sumptuous halls of the Pallavicini residence, pages of international history were written and important diplomatic relations were forged. It was here that the political protagonists of the time met one another: in 1768, Bologna witnessed the transit of the young princess Maria Carolina of Habsburg, escorted to Naples by the marshal to meet her future husband, Ferdinand of Bourbon. The marshal's guests also included the Grand Duke of Tuscany, Peter Leopold of Lorraine, accompanied by his wife Maria Luisa of Bourbon Spain, and in 1769, the Emperor of Austria Joseph II. During his journey to Rome on business with the Holy See, the emperor found lodging on Via San Felice on March 13 and 14, 1769, enjoying chamber concerts performed by Giuseppe, son of Gian Luca, who again played the harpsichord in 1771 for a musical "divertimento" in honor of the princes of Holstein and Saxe-Gotha. A friend of the Pallavicinis, the celebrated Farinelli added his own touch to these evenings, delighting the illustrious guests and transforming the palace into a theater of festivities worthy of a European court. Memorable was the race of the "barbarian horses" along Via San Felice on the occasion of the arrival of Archduke Maximilian in 1775. The lodging of an Austrian regiment on Via del Pratello, the presence of German servants, and the purchase of Lipizzan horses for Count Giuseppe, as well as its sumptuous decorations, testify to the palace's international significance. Unique in the world is the fresco depicting Empress Maria Theresa of Habsburg as Cybele, Mother of All Peoples, painted on the ceiling of a room on the main floor between 1791 and 1792 by the Bolognese Pietro Fabbri: an extraordinary work, not present either in Austria or in the territories of the empire, but exceptionally in Bologna, painted in the same year in which her daughter Marie Antoinette languished in the prison of the Temple in Paris.

