Leonardo da Vinci (copia da), (Vinci, 1542 - Amboise 1519), La Vergine delle rocce, Olio su tavola, 56,2 x 44,2 cm

Il dipinto proviene dal legato di G.C. Francesco Reale del 1892 e reca sul retro la scritta “Marco d’Oggiono 1510”. Si tratta di una delle numerose copie della celebre Vergine delle rocce di Leonardo da Vinci, un’opera originariamente collocata nella chiesa di San Francesco Grande a Milano e oggi conservata alla National Gallery di Londra. Questa versione, di piccole dimensioni e pensata per la devozione privata, riprende fedelmente il gruppo centrale leonardesco, ma semplifica lo sfondo: le rocce sono meno imponenti, due vedute di paesaggio rischiarano la scena, che si trasforma in un’atmosfera più raccolta e intima rispetto alla complessità dell’originale. Sebbene in passato sia stata attribuita a Marco d’Oggiono, allievo di Leonardo, oggi la critica preferisce riferirla in modo più generico a un pittore lombardo attivo intorno al 1530. La qualità pittorica, infatti, riflette una produzione seriale destinata a committenti privati, legata al successo e alla diffusione dei modelli leonardeschi nella Lombardia del primo Cinquecento.


Leonardo da Vinci (copy of), (Vinci, 1452 - Amboise, 1519), The Virgin of the Rocks, Oil on panel, 56.2 x 44.2 cm

The painting comes from the bequest of G.C. Francesco Reale in 1892 and bears the inscription “Marco d’Oggiono 1510” on the back. It is one of many copies of Leonardo da Vinci’s famous Virgin of the Rocks, originally located in the church of San Francesco Grande in Milan and now housed in the National Gallery, London.  This small-scale version, intended for private devotion, faithfully reproduces the central Leonardesque group but simplifies the background: the rocks are less imposing, and two landscape views brighten the scene, creating a more intimate atmosphere than the complexity of the original.  Although previously attributed to Marco d’Oggiono, a pupil of Leonardo, critics today prefer to assign it more generically to a Lombard painter active around 1530. The pictorial quality reflects a serial production intended for private patrons, linked to the success and spread of Leonardesque models in early sixteenth-century Lombardy.