Questo dipinto fu registrato tra il 1832 e il 1835 come opera di Panfilo Nuvolone e in seguito attribuito a un anonimo del XVIII secolo. Raffigura sant’Apollonia, riconoscibile dalla tenaglia con il dente, suo tradizionale attributo. Oggi è assegnato a Carlo Francesco Nuvolone, figlio di Panfilo, attivo a Milano nella prima metà del Seicento. Si tratta di una piccola tavola destinata alla devozione privata, probabilmente un’opera giovanile. Qui vediamo già lo stile tipico dell’artista: il volto dalle labbra carnose, gli occhi languidi e l’incarnato porcellanato, così come le mani sottili e affusolate. L’espressione della santa, sospesa tra dolore e rapimento estatico, riflette bene la sensibilità delicata e intensa di Carlo Francesco Nuvolone.
Carlo Francesco Nuvolone, (Milan c. 1609 - 1661), Saint Apollonia, Oil on panel, 62 x 46 cm
This painting was recorded between 1832 and 1835 as a work by Panfilo Nuvolone and later attributed to an anonymous artist of the eighteenth century. It depicts Saint Apollonia, recognizable by the pliers with a tooth, her traditional attribute. Today it is attributed to Carlo Francesco Nuvolone, son of Panfilo, active in Milan during the first half of the seventeenth century. It is a small panel intended for private devotion, likely a youthful work. Here we already see the artist’s typical style: the face with fleshy lips, languid eyes, and porcelain-like complexion, as well as the slender, tapered hands. The expression of the saint, suspended between pain and ecstatic rapture, well reflects Carlo Francesco Nuvolone’s delicate yet intense sensibility.

